In Italia ci sono 21 milioni di acquirenti, in aumento del 26%. Guardando le famiglie acquirenti l’aumento è del 28% cioè 12 milioni.
Il food e grocery è il settore con il più alto tasso di crescita: 37%.
I consumatori che usano più device, cioè web, mobile e tablet acquistano più frequentemente. Sono gli everywhere shoppers che utilizzano lo smartphone nell’acquisto in negozio, sono acquirenti in diverse categorie offline e online.
Un terzo degli acquisti viene effettuato è da mobile, prevalentemente da smartphone.
20 operatori fanno i tre quarti del mercato, in gran parte aggregatori.
In Italia su 22.000 punti vendita il 20% permette di ritirare l’acquisto online e circa il 5% di comprare in negozio il prodotto prenotato online (Click&Collect).
Dal 2014 al 2016 gli acquirenti sono aumentati del 26%, cioè 20,7M, ma il transato è aumentato del 37%, cioè quasi 20 miliardi di euro. I volumi complessivi aumentano più del numero di acquirenti. Gli acquirenti dal digitale sono sempre più soddisfatti e hanno sempre più maggiore confidenza, aumenta così la frequenza e i volumi.
Su 100 solo 22 acquisti vengono fatti su merchant italiani. La domanda sta aumentando, ma l’offerta italiana non risponde adeguatamente.
Il mobile commerce non decolla per i siti mobile poco touch ready, la registrazione poco user friendly e il confronto prodotti assente su mobile. Per il confronto prezzi c’è Trovaprezzi con l’App.
Si naviga più da mobile, ma si acquista più da desktop. Il momento dell’acquisto avviene sui dispositivi desktop. ragioni di percezione di sicurezza, non si vedono i dettagli dei prodotti, difficoltà di navigazione, di comparazione prezzi e di inserimento dei propri dati.
Fonte: NetcommForum.