Neil Patel con la sua agenzia, NP Digital, ha condotto uno studio su 119 aziende per analizzare come viene effettivamente utilizzata l’intelligenza artificiale nel marketing. I risultati dello studio hanno rivelato dati molto interessanti.
Lo studio rivela che le aziende utilizzano l’AI nel marketing più che altro per la creazione di contenuti, il targeting delle campagne pubblicitarie e la realizzazione di annunci. Però l’area in cui l’AI offre i maggiori benefici è l’automazione delle attività operative, con un incredibile 68,8% di ROI. Tuttavia, solo il 6,1% delle aziende sfrutta l’AI in questo ambito.
Questo potrebbe essere dovuto alla difficoltà di utilizzo di alcuni strumenti di Marketing Automation, che richiedono competenze tecniche specifiche. Al contrario, piattaforme come Google Ads che utilizzano l’AI per le proprie campagne pubblicitarie stanno diventando sempre più intuitive e accessibili.
Le aree sulla quale l’AI è poco utilizzata, ma con ottime prospettive di ROI sono la personalizzazione delle email, i chatbot e la Data Analytics.
Un errore comune, però, è pensare che l’AI possa sostituire completamente l’intervento umano. Sebbene strumenti come ChatGPT possano accelerare molte attività, è fondamentale mantenere una supervisione umana per garantire autenticità, rilevanza e personalizzazione.
L’AI può essere utile per generare bozze iniziali, suggerire titoli ottimizzati, identificare tendenze di mercato attraverso l’analisi dei dati e ottimizzare la delivery delle campagne pubblicitarie. Tuttavia, il vero valore aggiunto si ottiene quando i professionisti affinano questi risultati, assicurandosi che siano coerenti con la strategia aziendale e il tono del brand.