Google blocca alcune pubblicità con l’Ad blocker di Chrome

Da oggi #Google blocca con l’ad blocker di #Chrome, il filtro pubblicitario di Chrome, le pubblicità non conformi alle linee guide della Coalition for Better Ads, consorzio formato dalle maggiori aziende del mondo del media, agenzie ed editoria, tra cui Google e Facebook.

Il mercato però non ha ancora capito pienamente il criterio adottato. Comunque secondo Google il 98,5% dei siti in Europa e Nord America è già conforme e quindi non sarà influenzato dal filtro. Solo una bassa percentuale non ha passato il controllo dell’Ad Experience Report, strumento introdotto da Google per verificare i siti conformi.

Gli spot che saranno bloccati sono spot che partono con l’audio acceso, annunci lampeggianti, grandi banner che resistono allo scroll, pop-up o banner che si sovrappongono ai contenuti editoriali.

I siti che hanno questi tipi di pubblicità avranno trenta giorni per adeguare i formati e richiedere un’ulteriore revisione, dopodiché il browser cesserà di mostrare le creatività.

Anche la stessa Google potrà essere impattata con i suoi formati.

Questo forse renderà il mondo dei formati pubblicitari più pulito.

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